L’esotismo

Il gusto per l’esotismo si manifesta nell’arte occidentale già nel Medioevo, con la riproposizione di motivi ornamentali di origine orientale, mentre non di rado compaiono raffigurati personaggi vestiti con ricche stoffe d’Oriente. La curiosità per la cultura orientale erano del resto alimentati dalla presenza di eserciti cristiani in Terrasanta, ma anche dalle relazioni di viaggio dei mercanti e dei primi esploratori. Il rapporto privilegiato che Venezia vantava con l’Oriente, è testimoniato anche dalle vicende di artisti, come Gentile Bellini, che ebbero modo di visitare quei luoghi. Piramidi e obelischi furono impiegati fin dal Medioevo in diversi contesti, mentre le antiche divinità del pantheon egizio in epoche successive furono mutuate per raffinatissime allegorie, che spesso hanno preso spunto proprio dall’Hypnerotomachia Poliphili. Per Francesco Colonna l’oggetto esotico non risponde tanto al gusto per l’oggetto curioso e lontano, ma spesso la sua apparenza inconsueta nasconde la chiave di accesso per messaggi arcani.

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